DU CHESNE Joseph (Quercetano) - Francia - 1546 - 1609


DU CHESNE Joseph (Quercetano) Nasce a Lectoure, in Francia, nel 1546; di origine nobile, viene chiamato signore "de la Violette". Segue gli studi di medicina prima a Montpellier, poi a Bâle e si laurea nel 1573 conseguendo il dottorato nel 1575. Si stabilisce a Ginevra dove incontra delle difficoltà con la classe medica locale per le sue pratiche alchemiche e per le sue idee paracelsiane. Di religione calvinista, si trasferisce a Lyone dove si sposa, forse nel 1576, poi a Kassel: qui, oltre ad esercitare la professione, viene incaricato di effettuare missioni diplomatiche nelle quali riscuote molto successo, tanto che ne parla anche un trattato dello storico L. Gautiers all’inizio del XX secolo nella pubblicazione " L’activitè poétique et diplomatique de Monsieur Du Chesne" Si diletta di opere poetiche e tragicommedie: famosa "L’ombre de Garnier Stoffacher" pubblicata in Svizzera nel 1584. Nel 1604, il Langravio Maurizio di Hasse Kassel lo convoca per lavorare nel suo laboratorio alchemico e le nuove conoscenze lo portano ad aderire al capitolo locale dei rosa-croce. La sua posizione, all’interno delle diatribe della classe medica, è quella di schierarsi a difendere la nuova chimica dei galenisti, essendo Du Chesne uno iatrochimico convinto. Muore a Parigi nel 1609. Recensione JOSEPH Du Chesne, detto il Quercetano è sostanzialmente un medico ermetico; il suo interesse ha molte volte toccato il campo delle piante medicinali che sono così analizzate nei suoi trattati. Le sue ricerche sulla distillazione spagirica sono molto conosciute, soprattutto quelle che portano alla selezione degli oli essenziali. Il suo soprannome è dovuto allo studio sulla quercitina (derivata da una varietà di quercus), conosciuta per le sue proprietà anticancerose. Affronta nelle sue opere anche il tema dello sviluppo dell’azoto nei vegetali, facendo riferimento a Raimondo Lullo, a Raimondo da Villanova ed a Paracelso. L’influenza che riceve proprio da Paracelso lo porta ad essere uno dei primi alchimisti che difendono il metodo sperimentale e propagandano l’uso alchemico del mercurio in medicina. L’analisi degli indici del testo esaminato, ci aiuta a scoprire l’ampiezza degli argomenti affrontati ed il gran numero di materiali usati nel laboratorio di Du Chesne. Nella” Table des matieres” le erbe medicinali, i procedimenti alchemici, le materie prime minerali e le malattie si susseguono in ordine alfabetico: alla lettera “I” , ad esempio, troviamo di seguito “imperfection des metaux, incoagulables, inflammation des yeux, intestins, iusquiame”. Staordinari i capitoli intitolati « Maniére de prèparer spagyriquement les mineraux et les pierres precieuses » Ecco le righe che parlano dell’oro e che ci espongono le teorie dell’Autore: ”Tutti i medicamenti derivano dai minerali, dagli animali e dai vegetali. Il più temperato fra tutti i minerali è l’oro che, ridotto in piccole foglie, viene usato, come facevano i Greci e gli Arabi, al fine di conformare la natura contro le deviazioni dello stomaco, i mali del cuore e le malattie malinconiche”. E viene trattato anche l’argento che riesce a fornire al medico praticamente le stesse virtù dell’oro. Du Chesne e le sue opere sono la testimonianza più viva dell’evoluzione del mondo medico ed alchemico del ‘500.

Main work: Traicté familier de l'exacte preparation spagyrique des medicamens, pris d'entre les mineraux, animaux & vegetaux..Paris, chez Clude Morel, 1624. La pharmacopée des dogmatiques reformée, et enrichie de plusieurs remedes excellents, choisis & tirez de l'art spagyrique…. Paris, chez Charles Morel, 1630. Le ricchezze della riformata farmacopea del signor Giuseppe Quercetano medico, e consiglier regio. Nuovamente di favella latina trasportata in italiana dal signor Giacomo Ferrari medico, e filosofo mantovano.., Venetia, appresso i Guerigli, 1665.

Botanical interests: JOSEPH Du Chesne, detto il Quercetano è sostanzialmente un medico ermetico; il suo interesse ha molte volte toccato il campo delle piante medicinali che sono così analizzate nei suoi trattati. Le sue ricerche sulla distillazione spagirica sono molto conosciute, soprattutto quelle che portano alla selezione degli oli essenziali. Il suo soprannome è dovuto allo studio sulla quercitina (derivata da una varietà di quercus), conosciuta per le sue proprietà anticancerose. Affronta nelle sue opere anche il tema dello sviluppo dell’azoto nei vegetali, facendo riferimento a Raimondo Lullo, a Raimondo da Villanova ed a Paracelso.