"Igiene e Bellezza nell'antico Egitto"

30/04/2005 00:00:00

"Igiene e Bellezza nell'antico Egitto"

Igiene Bellezza Antico EgittoSi è inaugurata il 30 aprile, a Sansepolcro, presso le sale del Palazzo Bourbon del Monte, sede di Aboca Museum, la mostra "Igiene e bellezza nell'antico Egitto. L'altra dimensione del sapere", organizzata da Aboca Museum in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Firenze, sezione Egizia.

La mostra, con i suoi oltre settanta reperti risalenti all'Egitto faraonico, tra cui il sarcofago del sacerdote Khonsumes (Museo Archeologico Nazionale di Firenze) e il calco del famosissimo busto di Nefertiti (ospitato al Museo Archeologico Nazionale di Berlino), offre un percorso archeologico e botanico unico nel suo genere: è possibile, difatti, ammirare non solo pregevoli testimonianze dell'antico Egitto ma ripercorrere questa straordinaria civiltà anche nell'aspetto più intimo e quotidiano legato alla cura della loro igiene e bellezza attraverso i colori, la bellezza, la freschezza, il profumo delle piante e delle droghe allora conosciute e che ancora oggi sono così utili all'uomo.

L'esposizione - articolata in quattro sezioni dedicate ai profumi, alla cura della pelle, ai capelli ed al trucco - permette al visitatore di conoscere ulteriormente questa civiltà così affascinante dal punto di vista storico scientifico e socio-antropologico.
La mostravuole così aprirsi all'"altra dimensione del sapere" del popolo egizio, alla scoperta degli aspetti peculiari di una quotidianità vissuta in un contesto di scienza, religione e magia, dove anche l'igiene e la cosmesi, come sommatoria di esperienze generazionali, contribuirono al raggiungimento della perfezione estetica al quale il popolo egizio anelava.Vengono così esaltati nell'esposizione alcuni aspetti peculiari, reconditi, della quotidianità egizia – bellezza, splendore, raffinatezza, eleganza, pulizia – in un contesto culturale permeato di scienza, religione, magia, amalgamate in un corpus cognitivo complesso, che affascina ancora oggi per le vette eccelse di conoscenza conquistate.

"Questa mostra, organizzata in stretta collaborazione con il Museo Archeologico di Firenze – sezione Egizia e con alcuni docenti delle Università di Pisa e di Perugia – spiega Valentino Mercati, presidente di Aboca s.p.a. – si prefigge la valorizzazione delle antichissime usanze praticate dagli Egizi, nelle quali era già ben chiaro, fin d'allora, l'idea di cura del corpo, sia sotto l'aspetto salutistico che sotto quello igienico ed estetico ".
"E' stato ed è affascinante – prosegue – addentrarsi nello spirito di una civiltà che ci appartiene e della quale siamo in qualche misura discendenti. Come non stupirci – infatti -della assoluta certezza di questo popolo sull'immortalità dell'anima che continuava a vivere accanto al corpo mortale in una sorta di meravigliosa, ma anche misteriosa, armonia vitale? Come non restare stupiti di fronte a riti che vengono così da lontano e che proprio per questo ripropongono intatto il valore e la suggestione di una realtà immanente che ci supera e che l'uomo fin dai suoi albori ha legato al Sole, fonte di vita, ma anche disco raggiante a tutti comprensibile?".

Di particolare interesse, infine, la riproduzione di alcuni oli e unguenti degli antichi Egizi sperimentati e realizzati nel laboratori Aboca, seguendo le antiche ricette tramandateci dal Papiro Ebers, sia nei metodi di preparazione che negli ingredienti che sono stati presentati in occasione della mostra e in vendita al bookshop Aboca Museum.

L'esposizione, che rimarrà aperta fino al prossimo 31 ottobre, si avvale anche della collaborazione del Museo Egizio dell'Agricoltura de Il Cairo, di quello dell'Agricoltura dell'antico Egitto sempre de Il Cairo e dell'associazione culturale Arte-mide.