Dettaglio libro
Herbarium Blackwellianum emendatum et auctum : id est Elisabethae Blackwell Collectio stirpium quae in pharmacopoliis ad medicum usum asservantur quarum descriptio et vires ex anglico idiomate in latinum conversae sistuntur
Farmaceutica Erbari
E’ uno splendido erbario stampato che ci presenta la collezione di piante di Elisabeth Blackwell, utili all’uso medico e fondamentali per il lavoro del farmcista. La loro "descriptio et vires" è completata dalla traduzione dei nomi dalla lingua inglese alla lingua latina che permettono all’opera di diventare un testo di interesse europeo. Le cento tavole calcografate su rame, questa volta non sono disegni ed incisioni dell’Autrice, che in molte opere aveva lavorato personalmente, ma di Nicolò Federico Eisemberg, conosciuto artista tedesco, pittore di corte, vissuto dal 1707 al 1773; quelle dei volumi della bibliotheca Antiqua Aboca, di buona incisione e battuta della lastra ben evidente, sono completamente acquerellate a mano, mentre alcune sono state ripassate ad olio probabilmente nel secolo successivo. Il dettaglio di foglie, fiori, frutti e semi è fedele e preciso, mentre l’imprimatur scientifico viene dato dal commento del più seguito botanico dell’epoca: Cristopher Trew. I testi sono curati da Georg Bohmer ed Ernst Gobe, studiosi di Leipzig; l’editore è Joseph Fleischmann di Norimberga. La nomenclatura dell’iconografia è la più ampia possibile: latina classica, tedesca, inglese, greca, spagnola, italiana, francese, franco-belga. Nella prefazione in latino e tedesco gotico, Trew conferma la massima considerazione che i vegetali hanno sempre avuto per il piacere che danno per il loro sapore e colore e per le loro virtù nel nutrire e curare. Nel catalogus auctorum il riferimento ad autori ed opere botaniche antiche e moderne è ampio e completo, conprendente anche nomi di esperti in fisiologia vegetale e di storici della medicina. Il catalogus operum botanicorum è esauriente con la catalogazione degli erbari universalmente conosciuti e fondamentali nella storia dell’erboristeria.E’ uno splendido erbario stampato che ci presenta la collezione di piante di Elisabeth Blackwell, utili all’uso medico e fondamentali per il lavoro del farmcista. La loro "descriptio et vires" è completata dalla traduzione dei nomi dalla lingua inglese alla lingua latina che permettono all’opera di diventare un testo di interesse europeo. Le cento tavole calcografate su rame, questa volta non sono disegni ed incisioni dell’Autrice, che in molte opere aveva lavorato personalmente, ma di Nicolò Federico Eisemberg, conosciuto artista tedesco, pittore di corte, vissuto dal 1707 al 1773; quelle dei volumi della bibliotheca Antiqua Aboca, di buona incisione e battuta della lastra ben evidente, sono completamente acquerellate a mano, mentre alcune sono state ripassate ad olio probabilmente nel secolo successivo. Il dettaglio di foglie, fiori, frutti e semi è fedele e preciso, mentre l’imprimatur scientifico viene dato dal commento del più seguito botanico dell’epoca: Cristopher Trew. I testi sono curati da Georg Bohmer ed Ernst Gobe, studiosi di Leipzig; l’editore è Joseph Fleischmann di Norimberga. La nomenclatura dell’iconografia è la più ampia possibile: latina classica, tedesca, inglese, greca, spagnola, italiana, francese, franco-belga. Nella prefazione in latino e tedesco gotico, Trew conferma la massima considerazione che i vegetali hanno sempre avuto per il piacere che danno per il loro sapore e colore e per le loro virtù nel nutrire e curare. Nel catalogus auctorum il riferimento ad autori ed opere botaniche antiche e moderne è ampio e completo, conprendente anche nomi di esperti in fisiologia vegetale e di storici della medicina. Il catalogus operum botanicorum è esauriente con la catalogazione degli erbari universalmente conosciuti e fondamentali nella storia dell’erboristeria.