Dettaglio libro
Catalogue of Botanical Books in the Collection of Rachel McMaster Miller Hunt. VOLUME I. Printed Books 1477 - 1700. With several manuscripts of the 12yh, 15th, 16th and 17th centuries. Compilated by Jane Quinby.
Repertori - Botanica
Una splendida collezione quella di Rachel Mc Masters Miller Hunt, raccontata da un catalogo completo introdotto da molti studiosi e pazientemente curato e coordinato dalla bibliografa ed appassionata di botanica Jane Quinby nell’anno 1958. Nella prefazione la curatrice ci racconta come era nata la sua passione per i libri di botanica, stimolata dai libri che aveva ricevuto in regalo in tenera età (How to Know the Wild-flowers di Starr Dana e l’antico The English Gardener di Leonard Meager), che le avevano indicato i due grandi filoni seguiti con passione dagli anglosassoni: la fioritura e la progettazione dei giardini botanici. Il passaggio da una piccola collezione personale ad un’approfondita conoscenza di opere importanti e di ricche biblioteche è stato breve: la conoscenza dei bibliografi Robert Hoe e Roger Payne le apre la strada per approfondimenti studi e collezioni tutte sul tema botanico e dell’iconografia botanica. Raccoglie con passione ritratti di botanici, lettere autografe, appunti inediti. Questo Catalogue of Botanical Books in the collection of Rachel Hunt è diviso in due volumi: vi sono contenute le descrizioni di alcuni incunaboli botanici, manoscritti ed altri libri editi nel periodo dal 1400 al 1700, il periodo non scientifico della botanica (eccezion dovuta a Teofrasto), dove l’unico interesse era il riconoscimento e l’uso delle piante medicinali e l’uso delle piante in agricoltura.. L’introduzione contiene articoli a firma di quattro eminenti studiosi, lo storico Harold Rickett, il medico John Fulton, il critico Paul Bigelow Sears, l’esperto di iconografia Wilfrid Blunt. La cura nella descrizione dei libri è estrema. Oltre alla riproduzione di frontespizi di libri particolari (vedi Le grand herbier del 1535), se osserviamo l’index, notiamo, dopo i titoli delle opere, i riferimenti bibliografici relativi ad autori di tutto il mondo estrapolati non solo da trattati o monografie, ma anche da riviste specializzate (come esempio troviamo allegate le pagine 470 e 471, dove per il Camerarius si possono notare 8 referenze fra antiche e moderne).