Bibliotheca Chemica. A bibliography of books on Alchemy, Chemestry and Pharmaceutics. Une bibliographie de livres alchimiques, chimiques et pharmaceutiques. VOLUME I - VOLUME II

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Bibliotheca Chemica. A bibliography of books on Alchemy, Chemestry and Pharmaceutics. Une bibliographie de livres alchimiques, chimiques et pharmaceutiques. VOLUME I - VOLUME II Parlando di John Ferguson bisogna prestare attenzione a non confondere la sua straordinaria biblioteca personale con quella presa in considerazione nell’opera Bibliotheca Chemica, che è la raccolta di James Young, chimico, industriale e bibliofilo di Glasgow (1811-1883). La passione di Young ha creato un vero e proprio archivio storico di tutta la produzione cartacea relativa alla materia alchemico-chimica, con più di milletrecento titoli, partendo da manoscritti del secolo XV fino ai più moderni libri del XIX secolo. Nell’introduzione l’Autore traccia un profilo storico della materia trattata, elencando gli studiosi più importanti e dividendo la materia in tre periodi. Il primo è il periodo della trasmutazione alchemica, che parte dal nono secolo ed arriva talvolta alla fine del milleottocento solo con qualche "sporadic survival". Molti gli antichi alchimisti citati: Geber, Avicenna, Morienus, Albertus Magnus, Arnaldus de Villa Nova, Raymond Lully, Pietro Bono, Basilius Valentinus, Ficinus, Picus de Mirandula, Quadrammi da Gubbio, Libavius, Pontanus, Zwiger, Glauber, Tachenius. Alcuni di questi possono anche essere inseriti nel secondo periodo, quello iatro-chimico del XVI e XVII secolo, dominato da Paracelsus, Quercetanus, Charas e Minsycht. Il terzo è quello della chimica scientifica con lo studio e l’osservazione dei fenomeni: emergono le figure di Lemery, Lavoisiers, Baumè, Spilmann. Per tutti c’è anche una differenziazione in "miners and metallurgists", "mineralogists" e "technologists". Nel catalogo, gli Autori, elencati in ordine alfabetico, sono accompagnati da cenni biografici e le opere sono seguite da un conciso riassunto del contenuto. Dal punto di vista della ricerca scientifica e bibliografica è estremamente interessante il fatto che Fergunson citi per ogni Autore tutti i testi che di questo hanno parlato, creando un’ulteriore ricco patrimonio bibliografico.


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