Dettaglio libro
Pharmacopoeia universalis, das ist: Allgemeiner Medicinisch - Chimischer Arzney - Schatz nebst D.Friedrich Hoffmanns darüber verfassten Herrlichen Anwerkungen, Dritter Theil, worinnen die Kräuter und Gemächs nebst der Thier-Lehre durch Bereitung und
Farmacia
La" Pharmacopeia medico chimica di Giovanni Schroeder" è un trattato estremamente autorevole per i suoi tempi, esponendo tutte le conoscenze farmacologiche d’Europa. La prima divisione è in due grandi classi: quella alimentare (arte culinaria) e quella farmaceutica. La farmacologia viene chiamata res naturalis medicamentalis e propone i medicamenti semplici e quelli composti. La costituzione, o proprietà sensibile del farmaco, è molto importante: essa viene diversificata solo da alcuni fattori come il metodo di raccolta e di produzione delle droghe, il loro odore e il loro sapore. Importante anche l’usurpatione, cioè la maniera di somministrare e la teoria della signatura che indica la virtù delle stesse droghe. Seguono considerazioni e commenti sulle componenti chimiche vere e proprie, per passare ai medicamenti solari e lunari con le indicazioni e gli influssi dell’astrologia. Questi influssi dal cielo sono più o meno propizi alle preparazioni chimiche: la luna stimola la crescita del fegato della lucertola, i vegetali velenosi come l’elleboro e la cicuta e gli animali notturni dipendono da Saturno; soltanto Mercurio è un astro positivo e tutti i rimedi buoni derivano da lui. Ecco la classificazione principale dei farmaci dello Scroeder: astringenti alessifarmaci, astringenti, pirotici, vescicanti, anodini, aperienti, apoflegmatizzanti, artetici, attenuanti, attraenti, bechici, cataretici e altri ancora. E’ interessante considerare il paragone dei succhi delle piante medicinali al sangue degli animali: il succo si può trasformare in resina, olio e gomma, così come dal sangue si ha orina, fiele e sterco. La Pharmacopeia presenta numerose teorie dedicate al mondo umano e animale che affascinano e stupiscono per l’originalità e, talvolta, per l’ingenuità ; molte altre pagine ci documentano il costante uso in farmacia di derivati vegetali e le pratiche per l’estrazione degli stessi. Ricordiamo la testimonianza dell’estrazione in Svezia del succo di betulla dalla semplice incisione della pianta: abbiamo subito pronto un buon medicinale e una pregiata bevanda per le nobildonne.