Dettaglio libro

Delle osservationi di Girolamo Calestani parmigiano. Parte prima. (...). - Parte seconda.

Botanica - Farmacopea

Sono del 1655 le preziose "Osservazioni "(dove) ... con ogni facilità s’insegna tutto ciò che fa dibisogno ad ogni diligente speciale, & ad una ben ordinata speciaria". La facilità è proprio il punto di forza di questa farmacopea di Girolamo Calestani: trattare ogni argomento con chiarezza e mettere un po’ d’ordine nelle attività degli speziali parmensi e delle province limitrofe che alla vivace Parma facevano riferimento. Nella prefazione l’Autore si rivolge con modestia "alli spettabili et honorati dell’arte della speciaria", cominciando con Mesuè la lista dei suoi antichi maestri. Nelle tavole con i "Nomi degli Auttori antichi et moderni" troviamo un ricco elenco di medici, alchimisti, speziali, botanici e storici della materia, rivelando così l’ampiezza dei suoi studi e le conoscenze scientifiche a livello internazionale. Il lavoro è diviso in due parti: nella prima sono contenute le osservazioni dell’Autore. Prendiamo come esempio la descrizione dell’argomento "olio dei filosofi di Mesuè"olio di sapienza benedetto, divino, santo.. nel quale gli antichi hanno verificato..occulte utilitadi" E’ di due tipi, afferma il Calestani: l’uno è naturale che si raccoglie sopra l’acqua di fonte, l’altro è artificiale e fatto con l’arte del fuoco. Nel paragrafo successivo le Osservazioni considerano che nel primo tipo di olio ci sia da conservare ogni tipo di bitume, compreso l’olio petroleo. Il secondo, che ha bisogno di una lavorazione complessa, non lo può preparare lo speziale ma solamente alcuni alchimisti che sono in grado di ottenere il liquore dopo un complicato lavoro di assorbimento e disseccazione con i mattoni. Sono quindi ancora in uso tempi e metodi alchemici molto stretti. La seconda parte dell’opera propone invece le osservazioni di medici molto esperti che insegnano a preparare in maniera chiara antidoti e medicamenti.

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