Dettaglio libro
Nuovi elementi di materia medica e terapia de' dottori H. Nothnagel, M.J. Rossbach. Seconda versione italiana eseguita sulla terza edizione tedesca con aggiunte e note del dott. G. Rummo [...].
Farmacologia
Tanta è la notorietà di quest’Autore che il libro preso in esame è la seconda traduzione italiana che è stata fatta sulla terza edizione tedesca rinnovata; le aggiunte e le note sono di G.Rummo (direttore della rivista Clinica e Terapeutica, che ha tanta fortuna alla fine del diciannovesimo secolo), mentre il testo è preceduto da alcune lezioni di terapia generale e farmacologia tenute dal dottor Mariano Semmola (insegnante all’Università di Napoli e primario dell’Ospedale degli Incurabili nella stessa città). Il trattato elenca e commenta i composti alcalini ed ammoniacali, i metalli terrosi, i metalli pesanti, i metalloidi, gli acidi organici ed inorganici, l’alcool, i composti cianici. Si cominciano a considerare i derivati vegetali con i composti aromatici (dicasi tannino, eucaliptolo e canfora) e si prosegue con i miscugli di composti aromatici nelle sostanze vegetali ed animali (nei vari paragrafi troviamo elencati i prodotti odoriferi ed i prodotti usati per il profumo come la lavanda, i prodotti aromatici diuretici e diaforetici come il pepe ed il ginepro, la camomilla romana, la melissa, il sambuco ed il tiglio, la radice di salsapariglia e la bardana). Seguono gli aromatici per gli stati nervosi (tasso e ruta) e gli inebrianti e stupefacenti e, nel capitolo decimo gli alcaloidi con precise descrizioni dei derivati dalla china, dal caffè, dalla coca e dall’oppio. Se leggiamo la descrizione degli alcaloidi della corteccia di china alle pagine cinquecentotrentasette e seguenti, notiamo subito che una pagina intera è stata dedicata ad informazioni storiche, intercalate da indicazioni di origine geografica ed alla nomenclatura. Si è passati poi a prendere in considerazione i caratteri botanici e farmacologici e ad approfondire l’azione fisiologica. Un lungo capitolo è dedicato agli effetti della chinina e o dei suoi derivati sugli animali superiori ed in particolare sugli organi digerenti; fra le indicazioni gli stati detti scorbutici, l’uso di queste droghe come stimolanti dell’appetito o come toniche e contro le nevrosi della sensibilità o della motilità.