Trattato elementare pratico di patologia medica speciale di A. Grisolle

Patologia medica


Trattato elementare pratico di patologia medica speciale di A. Grisolle Ai tempi che i medici Michele Argelati e Giovanni Brugnoli decisero di tradurre e pubblicare in Italia la "Patologia medica speciale" di Grisolle, in Francia si era già arrivati alla quarta edizione dell’opera, per il gran successo che aveva ottenuto. Nel proemio, Grisolle afferma che la patologia "è quella parte della medicina che ha per oggetto la conoscenza delle malattie. Essa è la scienza dell’uomo infermo, come la fisiologia è la scienza dell’uomo sano". Compito della patologia non è soltanto quello di classificare le cause ed i sintomi delle malattie, ma anche studiarne la durata, le forme, le complicazioni, la sede e l’andamento delle affezioni stesse. Fino ad oggi nei trattati di medicina si sono seguiti i tre metodi classici di classificazione (alfabetico, anatomico, filosofico): Grisolle suggerisce di prendere in considerazione solo l’ultimo, il filosofico o nosologico, che divide le malattie in un limitato numero di classi e, di conseguenza, in ordini e specie. Questo metodo, che era stato adottato anche da Linneo, riunisce nelle stesso gruppo malattie simili che potranno essere più facilmente controllate. Dieci sono le classi nelle quali il nostro Autore ha diviso le malattie: le febbri, le malattie consistenti in un vizio di proporzione del sangue, le infiammazioni, le emorragie, le secrezioni morbose, gli avvelenamenti, le lesioni da nutrizione, le trasformazioni organiche ed i prodotti morbosi accidentali, le nevrosi, le malattie proprie di certi ordini e di certi tessuti. Naturalmente le malattie della prima classe sono molto approfondite, contenendo l’argomento delle febbri che da sempre era il tema più importante dei trattati medici, in particolare quelli settecenteschi; inserisce nel genere febbri continue, forte delle notizie provenienti dai suoi contatti con gli studiosi di tutto il mondo, la febbre tifoidea chiamata peste d’Europa, la febbre continua d’Inghilterra e la febbre biliosa dei paesi caldi. Nella’importante classe degli avvelenamenti, tra i "veleni irritanti vegetabili" sono citate la chelidonia, la ruta, la brionia, l’euforbia e la creosola.


Alcune immagini del libro