Iconologia overo descrittione dell'imagini universali cavate dall'antichità et da altri luoghi da Cesare Ripa perugino. Opera non meno utile, che necessaria à poeti, pittori, & scultori, per rappresentare le virtù, vitii, affetti, & passioni humane.

Opere varie


Iconologia overo descrittione dell'imagini universali cavate dall'antichità et da altri luoghi da Cesare Ripa perugino. Opera non meno utile, che necessaria à poeti, pittori, & scultori, per rappresentare le virtù, vitii, affetti, & passioni humane. L’Iconografia e’ un volume interessantissimo, un indispensabile manuale dedicato a suggerire ai poeti, ai pittori ed agli scultori, la maniera più efficace per rappresentare, tramite emblemi, le passioni umane, le virtù ed i vizi. Un lavoro capillare che indica con precisione come vanno rappresentate le figure che nei quadri e nelle sculture impersonano questi sentimenti, come debbono essere le vesti, gli ornamenti, i colori e le piante simboliche da abbinare. Leggiamo dell’"umiltà" di pagina 122: "poveramente vestita, di colore azzurro, con il petto ed i piedi ignudi". Gli elementi suggeriti sono pochi, semplici, ma l’effetto è quello di una caratterizzazione precisa. Oltre alle figure umanizzate, sono molto importanti le immagini allegoriche a contorno, o posizionate nel cartiglio delle carte geografiche: di solito, con tre oggetti-simbolo, fornivano l’informazione delle risorse della zona rappresentata. Soltanto il sommo Giorgio Vasari, artista e mecenate contemporaneo di Cesare Ripa, era riuscito a dare simili indicazioni nel suo insuperabile "Zibaldone", suggerendo i canoni dell’iconologia per permettere una lettura immediata ed uniforme delle immagini. Di quest’opera esiste una revisione effettuata dall’Abate Cesare Orlandi, del 1764, arricchita con raffinate incisioni.


Alcune immagini del libro