Historiae mundi libri XXXVII. Opus omni quidem commendatione maius, sed nullis ad hunc diem editionibus, nulla cuiusquam singulari vel opera, vel industria, à mendis, quæ aut temporum iniquitate, aut superiorum ætatum negligentia, inter

Scienze naturali


Historiae mundi libri XXXVII. Opus omni quidem commendatione maius, sed nullis ad hunc diem editionibus, nulla cuiusquam singulari vel opera, vel industria, à mendis, quæ aut temporum iniquitate, aut superiorum ætatum negligentia, inter Il testo qui presentato costituisce una delle tantissime edizioni della Historia naturalis di Plinio sotto il nome di Historia Mundi. E’ noto a tutti che l’opera di Plinio è un’opera enciclopedica in 37 libri, che trattano un po’ di tutto lo scibile. Agli argomenti prettamente botanici sono dedicati i libri dal 12° al 26°. Gli altri riguardano la geografia, gli animali e una svariata serie di altri argomenti. L’edizione in questione è strutturata in modo che dopo il testo di Plinio, ad ogni capitolo, ma non sempre, siano trascritte alcune annotationes. Questo vale anche per la parte botanica dove il commentatore dà prova di grande cultura facendo varie annotazioni e citando molti autori classici, come Teofrasto e Disoscoride. Malgrado il trascorrere del tempo e dopo aver imperversato per tutto il Medioevo, Plinio evidentemente piaceva ancora in pieno Rinascimento e lo si riteneva degno di essere pubblicato e commentato. Non a caso l’opera contiene un sostanzioso commento di Sigismondo Gelenio e un Index Plinianae Historiae.


Alcune immagini del libro