Dettaglio libro
Delle cose che vengono portate dall'Indie Occidentali pertinenti all'uso della medicina. Raccolte, & trattate dal dottor Nicolò Monardes, medico in Siviglia, parte prima. Nuovamente recata dalla spagnola nella nostra lingua italiana (...). Parte seconda.
Farmaceutica
Il medico e botanico Clusio ha curato la traduzione in latino di quest’opera donandole in questo modo la prerogativa dell’universalità: le altre quarantuno edizioni in lingue diverse, tra le quali l’inusuale inglese, ne testimoniano la straordinaria importanza. "Historia Medicinal de las cosas que se traen de nuestras Indias Occidentales» è un trattato composto di tre parti che sono state pubblicate in tempi diversi e precisamente nel 1565, nel 1571 e nel 1574. La versione italiana, presente nella Bibliotheca Antiqua Aboca, è del 1575, per i tipi dello stampatore Ziletti e contiene allegato un libretto sulla neve e del "bever fresco con lei", ed è un’attestazione dell’interesse dello studioso per le scienze naturali. La singolarità di questo libro del Monardes è la novità nel modo di descrivere le piante, sottolineando sia l’aspetto strettamente botanico sia quello dell’indicazione geografica di provenienza; la maggior parte dei vegetali citati provengono dalla Nuova Spagna (varie località delle Americhe). Troviamo riprodotte in allegato le pagine dalla 95 alla 102, che contengono nel testo anche delle pregiate silografie con semplici illustrazioni di nuove piante. Il fiore del Mechioacan, proveniente in particolare dal Nicaragua e dall’Equador è il fiore di un’erba che viene usata per purgare ed in questo "fa meravigliosa operazione". Un’analoga erba proveniente dal capo di Sant’Elena è descritta come devastante dell’organismo umano e pertanto é descritta con minuzia per aiutare l’identificazione. Passa poi a parlare dell’albero del balsamo che potrebbe essere identificato o con il miloxilon pereirae, proveniente dal San Salvador (America centrale) oppure l’albero chiamato Balsamo (America del sud). La raccolta del succo di quest’albero viene descritta nelle due maniere praticate, cioè il taglio o la decozione; usando la tecnica del taglio bisogna intervenire sulla corteccia ("esce una lagrima bianca, chiarissima con meraviglioso & soave odore") ma qualsiasi tenica è valida in quanto i risultati sono dichiarati sorprendenti per "gli effetti meravigliosi & delle virtù medicinali che egli ha". Il Monardes fa costantemente riferimento all’uso delle erbe nei paesi d’origine rispettandone i metodi tradizionali e confrontando le nuove piante con quelle simili già conosciute: è il caso del pepe lungo, varietà che "punge è più aromatico & di maggior odore del pepe d’India..".