Dettaglio libro
Dizionario overo trattato universale delle droghe semplici.
Farmacia
Susseguente e strettamente dipendente dalla Farmacopea Universale dello stesso autore, il Dizionario Universale delle droghe semplici di Nicolò Lemery riprende in pieno Seicento il motivo della Ostentio simplicium, cioè dell’illustrazione delle piante medicinali così cara ai medici del primo Cinquecento. Non a caso nella prefazione l’autore le definisce droghe semplici e afferma che la loro conoscenza è "una necessità indispensabile a tutti quelli che professano la Medicina, ma principalmente agli speziali". In definitiva il Dizionario costituisce un complemento necessario alla Farmacopea perché, questo è il concetto guida, non si può fare un buon preparato medicinale se a monte non si conoscono le materie prime che servono a farlo. Né il Lemery si affida al caso o alle sue sole cognizioni, dal momento che il Dizionario è preceduto da cinque pagine di citazioni bibliografiche raccolte a pieno campo e riportate anche qua e là ne testo, testimonianza dello spirito ormai illuminista dell’autore, propenso più allo studio della "chimica" che a divagazioni metafisiche. In ordine rigorosamente alfabetico, l’elencazione delle droghe scorre via via da quelle più comuni a quelle più rare, affrontando, per ogni voce, i sinonimi, la descrizione, per quelle vegetali le piante da cui si ricavano, la provenienza geografica, il confezionamento, le proprietà. L’intestazione della monografia, che interessa droghe vegetali, animali e minerali, è data per lo più dal solo nome generico, ad esempio Ricinus, Chrysanthemum, ecc., ma talora anche da quello volgare (ad esempio chocolatum). Anche delle pietre preziose viene data la descrizione, scendendo talora sulle caratteristiche cristallografiche del minerale ed ovviamente, essendo considerati farmaci a tutti gli effetti, anche sulle proprietà e le dosi. Idem per le droghe animali. Il Dizionario è corredato da un indice dei nomi latini e da una Tavola delle Infermità alle quali le droghe semplici "conferiscono giovamento", ma soprattutto da 25 tavole contenente ciascuna 16 illustrazioni in b/n di tutte le droghe, con prevalenza dei soggetti vegetali che compaiono anche laddove la droga è rappresentata da un prodotto di secrezione (sangue di drago, gomma lacca, legno d’Aloe, ecc.). Le 400 immagini , ciscuna con relativo nome, pur nella scala ridotta alla quale sono state rappresentate, non sono scevre di una certa ricercatezza esecutiva e da un riscontro con la realtà.