Avvertimenti nelle composizioni de' medicamenti per uso della speciaria, con un diligente esame di molti semplici di Giorgio Melichio augustano, già speciale allo Struzzo di Venezia,

Farmacia


Avvertimenti nelle composizioni de' medicamenti per uso della speciaria, con un diligente esame di molti semplici di Giorgio Melichio augustano, già speciale allo Struzzo di Venezia, Il discorso introduttivo di Giorgio Melichio traccia la figura del "buono speciale", toccando diversi punti che vanno dall’etica professionale alla preparazione scolastica e all’igiene delle persone e degli ambienti. La prima dote delllo speziale è di avere "timore di Dio e carità verso il prossimo" e "fare con ogni sincerità la sua arte". Per la prima volta in questi Avvertimenti nella composizione dei medicamenti possiamo leggere un vero discorso sociale: "con quella sincerità che preparerà i medicamenti per un ricco, la deve anche per il povero dispensare". E’ quindi necessaria allo speziale la conoscenza della lingua latina per avere la possibilità di leggere i trattati sui medicamenti e soprattutto di interpretare le ricette dei medici. Deve naturalmente conoscere quali sono i "buoni semplici e cattivi", qual è la miglior zona di produzione, come si raccolgono e come si conservano, essendo essi di diversa natura. Il Melichio conclude elencando simpaticamente quali sono i vizi dello speziale, che lo inducono in errore offuscandone la mente ed impedendo la diligenza nelle preparazioni: l’ubriachezza, la lussuria ed il gioco delle carte. Oltre a questo viene consigliata la massima pulizia degli abiti e degli ambienti del laboratorio. Dalla "Tavola di tutti i medicamenti composti e semplici" ci rendiamo conto della vastità degli argomenti trattati. Il "cerotto", che parte dal "cerotto di bettonica magistrale" e termina con il "cerotto viperino", è trattato con 32 diverse voci. Pratica ed immediata risulta la lettura delle preparazioni: dall’"avvertimento", con i suggerimenti per una buona preparazione, si passa alle chiare dosi ed al "giovamento": una specie di foglietto illustrativo, particolarmente esaustivo nelle pagine della preparazione degli "siropi". In tutta l’opera i riferimenti alle antiche ricette e le citazioni degli autori relativi sono molteplici.


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