Detail book
Nova plantarum genera iuxta Tournefortii methodum disposita quibus plantae 1900 recensentur ... quarum vero figuram exhibere visum fuit,
Flora
Nella sua lettera iniziale al benevolo lettore, Pier Antonio Micheli ricorda la sua passione per le scienze in generale, in particolare quelle erboristiche. Cita le conoscenze acquisite nei suoi viaggi e parla dei suoi particolari studi sui licheni e sui muschi, che nell’ opera Nova Plantarum Genera trovano una classificazione seguendo il metodo indicato da Tournefort. Parla anche dei "cereales"e delle "culmiferae graminifoliae" sfiorando il tema della produzione agraria ed in qualche occasione anche delle piante infestanti. L’Autore si è ripromesso che nella seconda parte di quest’opera presenterà le piante marine, ma non sarà così e troveremo i suoi appunti soltanto inseriti in un libro di Giovanni Targioni Tozzetti, il Catalogus vegetabilium marinorum". Questo particolare argomento viene trattato anche dal farmacista contemporaneo veneziano Giovanni Girolamo Zannichelli. Sfogliando le pagine del volume incuriosisce un lungo "Elenchus eorum qui tabulas huic operis adnexas" con i nomi di tutti i personaggi importanti del clero e del potere politico che contribuiscono a far incidere le tavole di rame: in cambio ogni tavola porterà per sempre il nome del piccolo mecenate. Nella parte "Syllabus auctorum" ci rendiamo conto che le conoscenze del Micheli erano veramente ampie come ampia è la conoscenza della nomenclatura che compare nell’"Index generum plantarum" e nell’"Index nominum plantarum" e nell’"Index italicus". Per renderci conto di come viene approfondito ad esempio il "fungus", basterà leggere l’elenco delle varietà: "polyporus, erinaceus, byssus, suillus, fugoidaster, phallus, coralloides, agaricum, botrytis, mucor, lycogala, lycoperdon, geater, cyathoides e cynomorion". Dal punto di vista grafico le centootto belle tavole del veneziano Gioseffo Filosi permettono una perfetta identificazione anche delle graminacee che sono sempre particolarmente difficili da rendere nelle incisioni su lastra di rame. Decisi i chiaroscuri nella vignetta di chiusura firmata con il monogramma G.Z