Detail book
Alchymia Andreae Libavii recognita, emendata, et aucta: tum dogmatibus & experimentis nonnullis: tum commentario medico physico chymico : qui exornatus est variis instrumentorum chymicorum picturis; partim aliunde translatis, partim planè novis (...).
Alchimia
Il trattato Alchymia di Andreas Libavius è uno dei primi che affronta questa ampia materia cercando di classificare le varie filosofie e tecniche che la riguardano. Il bellissimo frontespizio illustrato è un po’ un riassunto storico di questa scienza tramite immagini e vignette. Il cartiglio centrale a quadro è indicato da Galeno, contornato da brocche ed alambicchi e da Aristotele, posto vicino ad un forno fisso ed uno da trasporto. In alto Ippocrate e Ermete Trismegisto si rivolgono alla Divinità affinchè dia la Sua protezione: ogni azione va fatta "in Deo laetandum". Le vignette animate ed inserite in ricchi paesaggi, nonostante la minima disponibilità di spazio, rappresentano ora la distillazione ora la fusione e la trasformazione di minerali; si distingue da questi argomenti una splendida scena familiare che descrive la cura di un ammalato nella sua stanza. Tale ricchezza di particolari nei tendaggi, nei paesaggi, nei cartigli e nell’espressività delle figure umane è opera di George Keller (1568-1640), abile incisore attivo a Francoforte alla fine del quindicesimo secolo, che firma la calcografia datandola 1605, confermandoci che la nostra è l’edizione del 1606. Anche i fregi ed i capilettera floreali all’interno del libro sono di ottima qualità. La dedica ai consoli e senatori dell’inclita repubblica augustana, si conclude con la preghiera di ergersi, in qualità di uomini dotti, a difensori della disciplina chimica. Nella lunga lettera al lettore, Libavio si ripromette di essere semplice e chiaro e di esporre gli argomenti con razionalità. "Non omnes adduco formulas, ne id quidem ars exigit : paucis, iisque comprobatis exemplis est contenta ». Prosegue raccomandando professionalità e competenza ai medici ed agli alchimisti nelle loro pratiche e cita più volte Paracelso ed i suoi rapporti con le autorità religiose e con gli studiosi del suo tempo. "Alchemia est ars perficiendi magisteria, et essentias puras e mistis separato corpore, extrahendi": l’arte di perfezionare i precetti ed estrarre le essenze pure. "Alchemiae partes sunt duae: Encheria et Chymia ». La prima riguarda il modo di effettuare le operazioni alchemiche, servendosi dell’Ergalia, cioè strumenti ed utensileria adatti alle operazioni e della Pyronomia, tutto quello che riguarda l’uso del fuoco. La seconda parla della trasformazione chimica vera e propria con metodi ed indicazioni. L’indice degli argomenti trattati è vastissimo e va dalle materie prime ai metodi ed alle indicazioni per le cure pratiche. Libavius quindi ammette la trasmutazione alchimistica e nello stesso tempo comincia a considerare la chimica in maniera razionale e logica.