Detail book
De re medica libri otto - Item, Q. Sereni Liber de medicina. Q. Rhemnii Fannii Palæmonis de ponderibus et mensuris Liber.
Storia
Introducendo gli otto libri della classica opera "De re medica", Celso traccia una storia della medicina partendo dai tempi della guerra di Troia per arrivare ad Asclepiade. L’ampio "Index omnium quae in Celso continentur" elenca gli argomenti trattati, seguendo l’ordine alfabetico; in questi l’Autore illustra i metodi terapeutici e diagnostici, descrive le malattie generali del corpo e le particolari affezioni dei vari organi. Elenca anche i medicamenti ed i vizi corporei naturali ed infine tratta dei canoni chirurgici in atto alla sua epoca. Più dettagliatamente nel primo libro parla dell’igiene e della dieta, nel secondo dell’eziologia, sintomatologia e prognosi secondo le indicazioni di Ippocrate. Il terzo libro è dedicato all’argomento febbre ed alla sua cura: ricordiamo il classico detto latino, attribuibile proprio a Celso, "notae vero inflammationis sunt quatuor, rubor et timor, cum calore et dolore". Il quarto libro contiene descrizioni anatomiche pervenuteci incomplete e parla di argomenti classici della medicina antica come il tetano, la polmonite, l’asma, l’artrite e la dissenteria. Nel quinto libro le ferite sono ampiamente trattate come pure i medicamenti più adatti (olio di timo, trementina e arsenico); inoltre vari rimediano di uso esterno (come le piante ricche di tannino) ed interno (l’aloe e l’elleboro indicati come purganti). Il sesto libro espone tutte le conoscenze della dermatologia, mentre il sesto è un trattato sistematico di chirurgia, con annessa la storia della stessa chirurgia da Ippocrate fino a Celso e un lungo elenco di operazioni su molte parti del corpo: sentiamo parlare approfonditamente di fimosi, calcoli, ernia, estrazioni dentarie, tonsillectomia e cataratta. L’ottavo libro affronta l’ortopedia con precise descrizioni ed interventi su lussazioni, fratture ed amputazioni. All’edizione del 1542, conservata presso la Bibliotheca Antiqua Aboca, sono legati i "praecepta saluberrima" di Quinto Sereno ed il libro dei pesi e delle misure di Fannio Palemone.